Come il Dipartimento di Giustizia degli USA ha assolto i motori diesel BlueTEC di Mercedes dalle accuse di manipolazione delle emissioni.
Il Dieselgate, uno scandalo che ha coinvolto diversi costruttori automobilistici per la manipolazione delle emissioni dei motori diesel, sembra aver risparmiato alcuni. Recentemente, il Dipartimento di Giustizia americano ha annunciato la conclusione dell’indagine sui motori diesel BlueTEC di Mercedes-Benz, liberando il gigante automobilistico tedesco dalle pesanti accuse.
Motori BlueTEC: pulizia oltre le accuse
L’indagine sui motori BlueTEC è stata avviata nel 2016, quando i procuratori federali misero sotto esame la Mercedes. Sospettata di aver installato dispositivi illegali per alterare i risultati dei test sulle emissioni. Dopo anni di scrutini, è stata confermata l’assenza di tali dispositivi nei motori BlueTEC, descritti da Mercedes-Benz come “i diesel più puliti al mondo”. Questa affermazione, oggetto di precedenti contestazioni per pubblicità ingannevole, è stata ora implicitamente validata dalla chiusura del caso.
La fine di un’indagine lunga e complessa
La decisione del Dipartimento di Giustizia non solo solleva Mercedes-Benz da un potenziale disastro legale ma rafforza anche la posizione della compagnia nel mercato dei veicoli diesel. Mercedes-Benz ha accolto con favore la decisione, sottolineando la propria “piena collaborazione” con le autorità durante l’indagine. “Con questa decisione, facciamo un altro passo avanti nell’accertamento della nostra integrità legale in vari procedimenti legati ai motori diesel,” ha dichiarato un portavoce della Casa tedesca.
L’assoluzione dei motori BlueTEC mette in luce l’importanza di una verifica accurata e trasparente da parte delle case automobilistiche. Specialmente in un’era dove la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente sono diventati criteri imprescindibili per i consumatori e per le normative globali. Inoltre, riafferma il ruolo del Dipartimento di Giustizia come ente imparziale e rigoroso nel garantire che le pratiche commerciali all’interno degli Stati Uniti rimangano corrette e legali. Come riportato da quattroruote.it
